Viviamo in una società in cui l'immagine ha assunto un ruolo dominante. I media, la pubblicità e i social network ogni giorno ci espongono ad una quantità infinita di immagini che ci mostrano corpi apparentemente perfetti, senza difetti e dai sorrisi smaglianti. Questi modelli, spesso ritoccati digitalmente o dalla chirurgia estetica, contribuiscono a creare standard estetici irraggiungibili, che generano in noi insoddisfazione, senso di inadeguatezza e confronto costante. Ma cosa accade quando ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo in quei canoni? È da qui che nasce il movimento della body positivity.
Cos'è la Body Positivity?
La body positivity è un movimento sociale e culturale nato per sfidare e decostruire l'ossessione collettiva per la perfezione fisica. Promuove l'accettazione e il rispetto di ogni corpo, a prescindere da taglia, forma, etnia, età, disabilità, identità di genere o qualsiasi altra caratteristica fisica. Nasce dalla necessità di offrire una narrazione alternativa, più inclusiva e realistica, che valorizzi la diversità dei corpi umani.
Non si tratta solo di “piacersi” davanti allo specchio, ma di riconoscere che ogni corpo ha il diritto di esistere senza essere giudicato, discriminato o messo a paragone. La body positivity è anche una battaglia politica e sociale: sfida i pregiudizi radicati, i modelli economici che prosperano sull’insicurezza, e apre la strada a un’idea di bellezza più ampia e rappresentativa.
Non è solo una questione di aspetto
Essere body positive non significa ignorare la salute o promuovere comportamenti dannosi. Al contrario, è un invito a prendersi cura di sé in modo gentile e rispettoso, senza infliggersi punizioni o adottare pratiche estreme per inseguire un ideale imposto da altri. Significa spostare l’attenzione dal solo aspetto esteriore al benessere complessivo: fisico, emotivo e mentale.
Questo approccio implica anche un cambiamento di prospettiva: smettere di associare il valore di una persona alla sua apparenza e iniziare a riconoscere qualità ben più profonde.
I benefici dell'accettazione
Accettare il proprio corpo, pur nei suoi cambiamenti, imperfezioni e limiti, può trasformare radicalmente il modo in cui viviamo. Tra i principali benefici possiamo riscontrare:
- Benessere psicologico: riduzione di ansia, stress e senso di colpa, con un aumento dell'autostima e dell'autoefficacia.
- Relazioni più sane: imparando ad accettare sé stessi, si è anche più predisposti a relazioni basate sul rispetto e sull'autenticità, libere da giudizi superficiali.
- Salute più sostenibile: motivazioni più profonde e durature nel prendersi cura del proprio corpo, basate sull'amore per sé e non sulla paura o sulla vergogna.
Come coltivare la Body Positivity
In un mondo che continua a inviarci messaggi contraddittori, la body positivity va coltivata come un atto quotidiano di consapevolezza. Ecco alcuni modi per farlo:
- Segui profili che ispirano verità e genuinità
Sui social, scegli di dare visibilità a chi promuove messaggi inclusivi e genuini. Circondarsi di immagini e parole spontanee e “dense” aiuta a costruire un pensiero lontano dai luoghi comuni e dalle parole vuote e di circostanza, frutto della deriva qualunquista che vede il mondo solo in bianco e nero. Siamo persone ricche di tutto e del suo contrario, non siamo stereotipi, ma esseri emozionali con dentro un sano caos. Lo siamo tutti e questo ci accomuna. Ciò non nega la nostra coerenza, ma afferma la nostra naturale complessità.
- Parla con gentilezza a te stessə
Il modo in cui ci rivolgiamo a noi stessə ha un impatto profondo sulla nostra autostima. Sostituisci l'autocritica eccessivamente severa con parole di incoraggiamento. Siamo i nostri primi compagni e sostegni, amarci e rispettarci, confidarci anche nella nostra intimità ci fa riconoscere “imperfetti” e reali, amabili per i nostri spigoli e le nostre morbidezze.
- Rifiuta i commenti tossici
Impara a riconoscere e mettere confini a frasi o atteggiamenti che giudicano il corpo, tuo o altrui. Le parole hanno un peso solo quando glielo diamo noi. Se viviamo riconoscendoci solo negli altri, immaginando chi ci circonda come specchi riflettenti la nostra vera immagine, commettiamo l’errore più grande. Ricordiamoci sempre che ogni specchio racconta il suo modo di riflettere e non la natura dell’immagine riflessa, quindi quasi sempre parla di sé e di ciò che percepisce, non di chi sei veramente.
- Informati e rifletti
Scoprire le radici culturali del body shaming e della grassofobia, ad esempio, aiuta a decostruire i meccanismi che li sostengono e a diventare parte attiva del cambiamento. Ognuno di noi è portatore sano di cultura e quindi di immagini del mondo; con le nostre idee possiamo contagiare, salvare, muovere, piegare, rivoluzionare o confermare la società, perché lo scambio genera influenze.
- Abbraccia la diversità
Ricorda che la bellezza non è unica né statica: ogni corpo ha la sua storia, la sua forza, il suo valore. Se il diverso fa paura è perché lo abbiamo “imparato” da qualche parte. Ri-educhiamoci ad esplorare la diversità. La percezione di “uguale e/è bello” ci mette nella bolla scomoda della comfort zone, dove il canone è sovrano e tutto ciò che vi si allontana è un pericolo. I gusti personali ci rendono unici, affievolendo il concetto di bellezza canonica a cui la società dona un peso specifico con cui parametrarsi.
Conclusione
Amare il proprio corpo, in una cultura che ti spinge costantemente a cambiarlo, è un atto di resistenza. È un gesto rivoluzionario che scardina norme oppressive e restituisce dignità alla pluralità dei corpi. La body positivity non è solo un hashtag, ma una filosofia che ci invita a vivere con maggiore libertà, consapevolezza e umanità. Ogni corpo è valido e merita rispetto. E questa verità non dovrebbe mai essere messa in discussione.