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L’atavica questione dei lavaggi frequenti o frequentissimi attanaglia al giorno d’oggi la vita di tante persone e per divere cause, tra cui le principali sono: la cute grassa, lo smog nelle grandi città e l’attività sportiva.
Più ci si avvicina, poi, alla stagione estiva e più si incrementa usualmente il numero dei lavaggi settimanali a causa della maggiore sudorazione o della frequentazione di spiagge o piscine.
Di fronte a questa fitta routine settimanale di lavaggi le domande che ci si pone sono sempre le stesse: fa veramente male fare lo shampoo più volte a settimana? quanto fa male? come rimediare o prevenire il problema?
Gli esperti ci dicono che l’utilizzo costante di tensioattivi schiumogeni stressa il cuoio capelluto, inducendolo a produrre più sebo del normale, un sebo che teoricamente serve proprio a difesa della nostra cute, aggredita e stressata da una pulizia profonda che sentiamo come necessaria.
Nel caso di una cute grassa è oramai comprovato che si ottiene il cosiddetto effetto rebound, ciò l’effetto opposto a quello desiderato: cute ancora più grassa e capelli che si sporcano in un tempo sempre più veloce. Negli altri casi, comunque, si rischia di alterare il pH del cuoio capelluto, una delle nostre principali armi contro i batteri nocivi a contatto con la pelle.
Si viene allora alla domanda più importante: cosa fare per porre rimedio o prevenire il problema? La risposta più importante e utile, che da qualche anno si sta diffondendo nella vita di molti “lavatori seriali”, è stata quella dei lavaggi alternativi, ossia alternativi allo shampoo. Questi metodi delicati e diversi dai classici si sono rivelati infatti una vera e propria manna dal cielo.
È così che nasce l’uso di alternare a uno shampoo classico prodotti più leggeri, i cosiddetti lavaggi low-poo o no-poo. Cerchiamo allora di capire meglio cosa siano queste tecniche e come funzionano.
- Per lavaggio low-poo si intende un lavaggio con un prodotto che contiene tensioattivi molto leggeri, conservanti delicati, estratti specifici e, dunque, parliamo di uno shampoo delicato pensato appositamente per un uso quotidiano. Il nostro consiglio ulteriore è quello di puntare sempre su prodotti ecobio certificati, che danno una garanzia in più sulle materie prime utilizzate nella loro formulazione.
- Per no-poo si intende invece un lavaggio senza tensioattivi o comunque tensioattivi bilanciati per non avere funzione lavante (quindi a percentuali minime solo per reggere la struttura della formula).
Le più intransigenti seguaci del movimento no-poo consigliano di usare esclusivamente l’acqua, ma per chi vuole diminuire l’uso dello shampoo senza essere così radicale ci sono diverse soluzioni:
CO-WASH
Chi parla la lingua dei lavaggi alternativi non può non conoscere il co-wash, acronimo di Conditioner Only Wash, ossia un lavaggio fatto solo con balsamo.
Nelle versioni casalinghe il co-wash faidate si ottiene aggiungendo dello zucchero al balsamo, per avere un condizionante con effetto scrubbante. In commercio naturalmente troverete dei prodotti già completi e molto più funzionali, come il Co-Wash Districante Phitofilos che abbina le saponine vegetali delle piante a microgranuli di noccioli di albicocca, per consentire lavaggi iperdelicati e al tempo stesso super efficaci.
PIANTE LAVANTI
Altra soluzione no-poo sono senza dubbio le erbe lavanti. Alcune piante, infatti, contengono saponine vegetali e ciò consente loro di poter essere usate per una detersione molto delicata.
Naturalmente non è il caso di usare erbe lavanti quando si hanno capelli molto sporchi, perché l’azione lavante leggera non riuscirà a pulire a fondo una chioma con molto sporco accumulato. Sono invece particolarmente indicate, alternandole a shampoo delicati e lavaggi low-poo, in una routine settimanale.
Le piante più efficaci per tale scopo sono Shikakai e Reetha, che sono infatti due degli ingredienti alla base del nostro Impacco Lavante, una miscela 100% vegetale.
Utilizzare le piante per lavare i capelli è molto semplice: basta aggiungere dell’acqua calda alla polvere, mescolare e ottenere una pastella leggermente più liquida di quella che di norma si usa per i classici impacchi di erbe per capelli. Applicare sui capelli umidi, in particolare sulla cute, massaggiare per qualche minuto e sciacquare.
Queste soluzioni vi consentiranno di far fronte ai periodi in cui si ha necessità di lavaggi frequenti senza compromettere la salute del cuoio capelluto e della chioma!
Nel caso di cute grassa, introducendo i lavaggi alternativi affiancati all’uso del classico shampoo, di solito in un breve lasso di tempo si inizia a notare che i capelli risulteranno puliti più a lungo e, pian piano, si riesce ad allungare il tempo trascorso tra un lavaggio e l’altro. Infatti, queste soluzioni non sono pensate come palliativi o rimedi temporanei, ma mirano a risolvere il problema (o alleviarlo) in modo permanente.
Quanto scritto in questo articolo ovviamente non intende additare il classico shampoo come un nemico, ma mira a raccontare come esso vada usato nelle giuste quantità in base alle proprie, personali, necessità. Ogni persona è diversa, ognuna ha un proprio stile di vita e delle proprie esigenze. Bisogna quindi imparare a riconoscere i bisogni della propria cute per trattarla al meglio!